Le Cesane: il bosco millenario dell’entroterra marchigiano

Le Cesane: il bosco millenario dell’entroterra marchigiano

Le Cesane sono un ampio altopiano boschivo situato tra i comuni di Urbino, Isola del Piano, Fossombrone e altri centri dell'entroterra della provincia di Pesaro e Urbino. Caratterizzate da un paesaggio collinare e ricoperto di fitti boschi, le Cesane rappresentano uno dei polmoni verdi più estesi e significativi delle Marche.

Il nome "Cesane" deriva dal termine latino caesae, che indicava anticamente i boschi “tagliati” o disboscati per ricavare spazi agricoli o legname. Oggi, al contrario, l’area è prevalentemente rimboschita, grazie a importanti interventi di recupero forestale effettuati nel corso del Novecento. 

Monti delle Cesane sono formati da una serie di rilievi, con altitudine massima di 648 metri, che si estendono per 15-20km formando un'ampia zona verde di rilevanza turistica e paesaggistica, e sono quasi interamente ricoperti da boschi ad alto fusto, che si estendono per circa 1500 ettari.

La storia di questa zona è molto particolare, quella che infatti oggi è una foresta demaniale è stata, fino al secolo scorso, una porzione di territorio completamente sfruttato per uso agricolo e notevolmente impoverito, tanto da rendere necessario, nel 1915, un intervento di rimboschimento massiccio, effettuato, a causa delle condizioni del terreno, con specie non tipiche della zona ma con pini neri tipici delle alpi ad alta probabilità di attecchimento.

Questo tipo di intervento, replicato poi successivamente fino agli anni 50, ha conferito alla zona un aspetto singolare rispetto alle aree limitrofe, riuscendo a creare una piacevole ed ordinata foresta, particolarmente idonea per la pratica di attività sportive all'aria aperta come mountain bike (per gli appassionati è stato realizzato un apposito circuito attrezzato) ed ovviamente escursionismo.

La rete sentieristica delle Cesane è composta da 16 sentieri di difficoltà non elevata, si va da semplici percorsi turistici con bassi dislivelli (100-150 metri), a percorsi di tipo escursionistico con maggiore pendenza (si arriva fino ai 540 metri), tutti caratterizzati da un'ottima segnatura (segni su alberi e frecce direzionali con indicazioni dei tempi) che rende semplicissimo l'orientamento e da tracce quasi sempre ben marcate e comode da seguire.

Il territorio è ricco di pini, querce, faggi, aceri e specie autoctone, ed è abitato da una fauna variegata che comprende caprioli, cinghiali, volpi, tassi, rapaci e molte specie di uccelli e insetti. Le Cesane offrono inoltre una rete di sentieri escursionistici e naturalistici, ideali per camminatori, ciclisti e amanti della natura.

Oltre al valore ambientale, le Cesane conservano anche una forte valenza storica e culturale: nel cuore del bosco sorge il Monastero dei Girolamini di Montebello, fondato nel XIV secolo, oggi restaurato e centro di spiritualità e memoria contadina, legato alla Fondazione Girolomoni e all’agricoltura biologica.

Luogo di silenzi, panorami e biodiversità, le Cesane rappresentano uno spazio dove natura, storia e spiritualità si intrecciano, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e profonda nel paesaggio dell’entroterra marchigiano.

Una delle leggende locali racconta che le Cesane fossero abitate da eremiti e monaci penitenti, che cercavano il silenzio per avvicinarsi a Dio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le Cesane furono rifugio per partigiani e civili, che utilizzavano il fitto bosco per nascondersi e organizzare la resistenza.Alcuni sentieri coincidono con antiche vie di collegamento medievali, usate da mercanti, pellegrini e contadini tra i borghi del Montefeltro. Le Cesane oggi sono attraversate da una fitta rete di sentieri escursionistici, adatti a camminatori, ciclisti e famiglie. Alcuni percorsi conducono a luoghi panoramici da cui si può ammirare l’intera valle del Metauro, le colline del Montefeltro e, nelle giornate limpide, perfino il mare Adriatico.

Luogo ideale per ritiri spirituali, giornate nella natura o escursioni lente, le Cesane conservano ancora oggi un carattere solenne, appartato e quasi sacro, che le rende un tesoro verde da scoprire in punta di piedi.

 

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