Flora e Fauna
Immersa in un paesaggio variegato e silenzioso, Isola del Piano si affaccia sulla media Valle del Metauro, tra campi coltivati, dorsali boscose e zone umide che si alternano con armonia. Poco più a sud, i Boschi delle Cesane si distendono come una riserva di biodiversità, dove flora e fauna si intrecciano in un equilibrio antico. Questo territorio, pur non vastissimo, custodisce un patrimonio naturale ricco e articolato, che racconta molto della storia ecologica delle Marche.
La flora vascolare: custode silenziosa dei paesaggi del Metauro
Il cuore verde della zona è composto da piante vascolari, così chiamate perché dotate di un sistema interno di conduzione della linfa, strutturato in radici, fusto e foglie. Sono le specie più rappresentative nei boschi, nei campi e lungo le rive dei torrenti, suddivise in due grandi gruppi: Pteridofite e Spermatofite.
Le Pteridofite – felci ed equiseti – sono piante senza fiori, che si riproducono tramite spore. Le si trova nei boschi ripariali umidi, lungo i corsi d’acqua e nei sottoboschi ombrosi delle Cesane, dove contribuiscono a mantenere l’equilibrio idrico del suolo.
Più numerose sono le Spermatofite, che comprendono la maggior parte delle specie floreali che conosciamo: dalle conifere sempreverdi alle più comuni latifoglie. Tra le Gimnosperme spiccano pini e cipressi (spesso introdotti in rimboschimenti), mentre le Angiosperme, come querce, aceri, biancospini, ginestre, papaveri e molte erbacee spontanee, colonizzano i pendii e i campi incolti. Molte di queste piante appartengono a famiglie ben note come Rosacee, Leguminose, Liliacee, facilmente osservabili nei mesi primaverili.
Nel tratto del Metauro tra Fossombrone e Isola del Piano si osservano ambienti ripariali con una vegetazione erbacea e arbustiva particolarmente interessante: salici, ontani e pioppi popolano le sponde, mentre nei pressi di laghetti e stagni stagionali si trovano giunchi, carex, e altre piante adattate a terreni saturi d’acqua.
Un ecosistema in equilibrio, ancora tutto da scoprire
Questa porzione della Valle del Metauro e dei rilievi cesanesi, benché apparentemente appartata, è una mappa vivente della biodiversità marchigiana. Dai fusti nodosi delle querce alle ali leggere delle poiane, dai ruscelli nascosti tra le felci alle infiorescenze spontanee che punteggiano i campi in primavera, ogni elemento racconta un frammento di equilibrio ecologico.
A Isola del Piano e dintorni, osservare la natura non è solo contemplazione: è un modo per leggere il passato della terra, intuire la complessità del presente e custodire, con attenzione e rispetto, il futuro di questo territorio.
La fauna dell’area è quella tipica dell'Appennino umbro-marchigiano: piccoli mammiferi come volpi, tassi e istrici, uccelli rapaci come poiane, allocchi e gheppi, anfibi come tritoni e rane verdi, e rettili come biacchi e orbettini popolano gli ecosistemi del Metauro e delle Cesane.
Nei boschi si può avvistare anche il capriolo, sempre più presente grazie a politiche di tutela e al naturale aumento degli habitat rifugio. Le zone umide offrono rifugio a uccelli acquatici e migratori: aironi cenerini, germani reali, gallinelle d’acqua, che trovano ristoro lungo i canali minori e nei tratti più lenti del fiume.
Le Cesane, con la loro alternanza di abetaie, castagneti e faggete, sono un vero e proprio corridoio ecologico. Vi si trovano farfalle rare, insetti impollinatori, e numerosi funghi micorrizici che, pur non essendo piante vascolari, contribuiscono in modo decisivo alla salute delle foreste.